Cosa fa ArcHives
La piattaforma non è solo un “archivio per gli archivi”
Permette di gestire gli elementi del patrimonio in modo rapido, per esempio valutarne l’estensione con pochi click. Permette di avere ruoli diversi per la gestione del flusso di lavoro, i quali possono collaborare in modo reale ed efficiente, evitando di creare duplicati negli elementi inseriti.


ArcHives non è solo per i grandi numeri: fondi familiari, curatele di beni artistici, studi professionali possono sfruttare la piattaforma per gestire le proprie risorse. Le potenzialità del software sono garantite al massimo dell’efficienza per ogni scala di necessità.
Per i patrimoni pubblici
Il modello concettuale di ArcHives permette di rispettare le tradizioni catalografiche degli Istituti Centrali del Ministero della Cultura (MiC), senza alterare la scientificità delle informazioni raccolte e senza introdurre concetti superflui che creano confusione e perdita di efficienza.
ArcHives è conforme agli standard esistenti più diffusi nei diversi domini culturali. Per chi cura un archivio è importante sapere che ArcHives è compatibile con i principali formati archivistici, tra cui ICAR Import v1, ovvero il tracciato descrittivo archivistico più interoperabile in Italia. Possono essere descritti in questo formato complessi archivistici, unità/sottounità archivistiche, unità documentarie, soggetti produttori, soggetti conservatori, strumenti di ricerca, entità/voci d’indice, etc…. Nessun problema dunque a interoperare con i sistemi SIAS, SIUSA e SAN.
A prescindere dal formato di rappresentazione, tutti i dati pubblicati in SBN che rispettino il Codice Nazionale di Catalogazione – le norme REICAT – possono essere semanticamente trattate in ArcHives, indipendentemente dal fatto che si riferiscano a libro antico, libro moderno, musica, audiovisivi, etc. ArcHives utilizza le più recenti API esposte da ICCU per recuperare informazioni bibliografiche/dati dal catalogo nazionale.
ArcHives può accogliere i dati compilati secondo l’ontologia ArCo, oppure secondo le regole di catalogazione dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione. La maggior parte delle normative nelle versioni più recenti in catalogo (3.0 e 4.0) sono trattate nativamente in ArcHives ed è possibile ovviamente continuare a estenderne il tipo e il numero, secondo necessità. Lavori con i Linked Open Data e le ontologie sono il tuo mestiere? ArcHives interpreta correttamente l’ontologia ArCo per una interoperabilità semanticamente completa. ArcHives, al meglio delle nostre conoscenze, è stato inoltre il primo software a interoperare in modalità Machine to Machine con il SIstema GEnerale del Catalogo web (SIGECweb) dal dicembre 2017: l’interoperabilità è nel DNA di ArcHives.
Per i patrimoni privati
ArcHives è dinamico: questo lo rende perfetto anche per i patrimoni privati.
Uno studio di architettura, un’atelier
di moda, una fabbrica di cioccolato:
che cos’hanno in comune?
Un archivio.
Come gestirlo fa la differenza.
ArcHives non è solo per i patrimoni istituzionali ma anche per quelli privati, familiari o aziendali.
Disegni meccanici, fotografie, progetti di design, ricette alimentari, pubblicità vintage sono solo alcuni esempi di elementi patrimoniali che possono essere facilmente gestiti nella piattaforma, modulabile anche nella user experience.